Avv. Roberta Capri
17-04-2020
Il Decreto che cura l′Italia ma non tutti gli Italiani
Il Decreto n. 18/2020, c.d. Cura Italia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17.03.2020, prevede una moratoria sui prestiti e sulle linee di credito delle piccole e medie imprese, sebbene il tema sia ancora del tutto in evoluzione, anche in attesa della pubblicazione dei regolamenti attuativi. Vediamo comunque da vicino i principali punti del Decreto: 1 . Sospensione rimborso di prestiti e mutui per le PMI -sospese fino al 30 settembre 2020 le scadenze per il pagamento di: rate di prestiti e mutui; canoni di leasing; prestiti non rateizzati, per PMI e microimprese; -NO a revoche di finanziamenti e linee di credito già accordati fino al 30 settembre 2020, a condizione però, che la PMI presenti autocertificazione attestante una riduzione parziale o totale dell′attività quale conseguenza diretta della diffusione dell′epidemia da Covid-19. 2. Le imprese danneggiate dall′emergenza Coronavirus possono usufruire della c.d. moratoria ABI per tutti i finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020. Ciò implicherà la possibilità di ottenere la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate fino a un anno dei finanziamenti a medio lungo termine (mutui, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie) Inoltre, la misura prevede che al fine di andare incontro alle esigenze delle imprese richiedenti, ove possibile, le Banche offriranno condizioni migliorative rispetto a quelle esplicitamente previste dai precedenti accordi. Le misure stabilite dalla moratoria ABI appaiono, in questo delicato momento storico convenienti non solo per l′azienda - la quale eviterà la segnalazione in Centrale Rischi (con conseguente revoca degli affidamenti) -, ma anche per la banca, che potrà evitare di dover qualificare il credito come deteriorato. 3. Sospensione mutuo prima casa per dipendenti e autonomi Il nuovo decreto Cura Italia (18/2020) offre la possibilità di richiedere la sospensione per 9 mesi delle rate del mutuo prima casa ai lavoratori dipendenti che si sono visti sospendere o ridurre l′orario di lavoro per almeno trenta giorni ma anche ai lavoratori autonomi che certifichino di aver subìto perdite pari al 33% sul fatturato trimestrale epidemiologica da COVID-19 la possibilità in favore dei. 4. Accesso ai benefici del Fondo di solidarietà per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui per l′acquisto della prima casa (istituito con la legge 244/2007) per chi è proprietario di un immobile adibito ad abitazione principale, titolare di un mutuo contratto per l′acquisto dello stesso immobile di importo non superiore a 250.000 euro ammissibile anche per chi è in ritardo nel pagamento delle rate del mutuo, purché il ritardo non superi i 90 giorni consecutivi. Alla luce di quanto abbiamo detto, grande perplessità suscita , il fatto che nessuna misura sia stata ad oggi adottata a sostegno delle ipotesi di credito al consumo (finanziamenti personali e cessioni del quinto). Pertanto, chi attualmente oggi dovesse trovarsi nella condizione di non riuscir a sostenere il pagamento delle rate dei finanziamenti, a causa della riduzione del proprio reddito a e a seguito dell′emergenza Covid -19 incorrerebbe nel rischio di subire la segnalazione in centrale rischi. Detta lacuna, comporta una grave disparità di trattamento tra cittadini, andando a creare di fatto due categorie di debitori, la prima di debitori, per così dire privilegiati poiché ammessi a tutti i benefici previsti dal Decreto Cura Italia e la seconda degli esclusi. Detta discriminazione, purtroppo, avrà l′effetto di provocare una grave crisi economica per le migliaia di famiglie che a breve a causa della ridotta capacità reddituale provocata da questa emergenza sanitaria, non saranno più in grado di fronteggiare le rate dei finanziamenti in corso e come se non bastasse saranno marchiati come cattivi pagatori. Per quest′ultima categoria, degli esclusi, l′ unica chance di ripresa, è rappresentata dall′ accesso ad una delle procedure previste dalla L. 3/2012 sul Sovraindebitamento, attualmente unico percorso possibile per ridurre i propri debiti, risanare la propria situazione economica, ottenere la cancellazione dalla centrale rischi e ripartire!